DOTT.SSA RAFFAELLA GRASSI
Laureata, nel 1998, in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma e specializzata, nel 2002, presso la “Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia di Gruppo” dell’ Istituto Terapeutico Romano (I.T.E.R.).
Dal 2003 sono Iscritta all’albo degli psicologi della Regione Lazio con N. iscrizione 11125 ed abilitata all’esercizio della professione.
Dal 2006 sono socio dell’IGARS Istituto di gruppo analisi di Roma per il sociale.
Ho svolto il tirocinio teorico pratico ed attività di volontariato presso:
- il Day Hospital del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma
- il servizio di Psicologia Clinica della Azienda ospedaliera “S. Camillo Forlanini”
- il Dipartimento di salute mentale nel III distretto ASL RMD
L’esperienza professionale comprende attività di formazione/consulenza presso diverse ASL del territorio italiano e la partecipazione a progetti di formazione e orientamento nelle scuole medie e superiori; inoltre, mi occupo di Psicologia dell’emergenza stradale prevenzione – formazione – soccorso, e svolgo corsi di Educazione stradale nelle scuole.
E’ mia profonda convinzione che, per esercitare bene e con coerenza il mestiere di psicoterapeuta, sia fondamentale conoscersi, essere a contatto con se stessi, comprendere il proprio mondo interno ed esserne coscienti nella sua totalità. Per tale motivo ho deciso, durante e dopo la mia formazione, di intraprendere su di me un cammino psicoterapeutico. Credo che se non si “sentano”, e poi si elaborino, la nostra emozione, la nostra rabbia, la nostra gioia, il nostro dolore non si possa capire, aiutare e soprattutto accogliere la richiesta di aiuto di chi ha deciso di venire da noi. Senza tutto questo il mestiere di psicoterapeuta rischierebbe di diventare un puro “esercizio intellettuale”…
Diventare psicoterapeuta di gruppo ha aperto nella mia mente una veduta molto ampia sia sul piano umano che metodologico; consentendomi di potenziare la mia capacità analitica anche nella psicoterapia individuale. Credo, infatti, che nel gruppo si possono vedere e ‘sentire’ in modo speculare gli intimi collegamenti tra i fenomeni sociali e i comportamenti, del singolo individuo e viceversa. L’individuo vive quotidianamente nel gruppo (famiglia, scuola, lavoro, amici) il luogo dove ha la possibilità di fondare la propria identità ed acquisire esperienza di sé.